Porcellana di Limoges, elegante e pregiata come poche

Porcellana di Limoges

Nel caso in cui abbiate la passione per gli oggetti antichi e anche particolarmente preziosi, avrete sicuramente sentito parlare almeno una volta della bellissima porcellana di Limoges. Si tratta di un tipo di porcellana a pasta dura, la cui produzione ha preso il via nel corso del 1771 in un gran numero di fabbriche che si trovavano nella città francese di Limoges. Nello specifico, poi, la produzione di questa particolare porcellana è stata ampliata ancora di più con ulteriori aziende nate all’interno del dipartimento della Haute-Vienne.

Tra le porcellane di valore maggiormente diffuse e apprezzate in tutto il mondo troviamo certamente la porcellana di Bone China. Ha raggiunto uno status tale in commercio che ormai rappresenta lo standard dell’intero comparto produttivo inglese. Ed è chiaro che, in questo senso, vanno svelati i marchi più importanti e apprezzati, come ad esempio Coalport, Royal Crown Derby e Royal Worcester.

Come si può comprendere se è una porcellana pregiata o meno

Il primo passo per capire se quella che si ha in mano è effettivamente una porcellana pregiata o meno è senz’altro verificare il livello di trasparenza che caratterizza la porcellana stessa. Insomma, è necessario mettere in atto un rapido check dell’oggetto che si ha la necessità di valutare. Tra i sistemi maggiormente semplici da sfruttare troviamo quello che prevede di collocare l’oggetto in controluce. In questo modo, si può capire molto velocemente e facilmente sia il grado di trasparenza che quello di traslucentezza. E saranno questi due aspetti a definire se quello che abbiamo di fronte è un oggetto realizzato in vera porcellana o meno e soprattutto qual è il valore della stessa.

Se la composizione chimica è indubbiamente un elemento che aiuta a capire se si tratta o meno di una porcellana pregiata, va detto che c’è pure un altro aspetto che si può sfruttare come vero e proprio metro di giudizio. Stiamo facendo riferimento alle temperature di cottura. Per poter effettivamente provvedere alla produzione di porcellana, infatti, serve che le temperature abbiano raggiunto quantomeno una soglia pari a 1300 gradi all’incirca. La ceramica, al contrario, necessita di temperature senz’altro più ridotte, ma al contempo si allungano di più i tempi di cottura.

Una storia unica

Non è un caso che l’arte di realizzare questa particolare porcellana a pasta dura sia nata proprio a Limoges. La città francese in questione, infatti, può contare su una tradizione davvero molto ricca nell’ambito delle arti decorative. In effetti, ad un certo punto della storia è diventata la “capitale” in tutto il Vecchio Continente nella produzione di smalti, nel corso dell’epoca medievale. Correva l’anno 1730, invece, quando a Limoges prese il via l’attività di produzione di ceramica comune.

Trentasette anni più tardi, nei pressi di Limoges, ecco che ci fu una scoperta che cambiò per sempre la storia di questa città. Stiamo facendo riferimento al rinvenimento di un giacimento di caolino. Di cosa si tratta? Il caolino non è altro che un materiale fondamentale per poter realizzare la porcellana a pasta dura. E fu proprio a questo straordinario e fortunato rinvenimento che a Limoges prese piede una tradizione unica nell’ambito della realizzazione della porcellana, diventando la città della Francia più importante in quanto a produzione di ceramica.

Solamente due anni più tardi rispetto a tale scoperta, il sovrano Luigi XV decise di acquistare il giacimento, facendo in modo che il monopolio della porcellana passasse sotto l’egida reale. Chi poteva fabbricare la porcellana? In base a quanto venne stabilito dal Controleur General des finances Turgot, si trattava di un privilegio che spettava solo ai fratelli Grellet, in compagnia del loro socio Massiè-Fournérat. E furono proprio loro a far nascere la prima manifattura, nel 1771.

Le porcellane più famose

Come abbiamo già visto in precedenza, la porcellana è una tipologia di ceramica del tutto particolare, che può essere realizzata solamente avendo a disposizione tre elementi, ovvero quarzo, caolino e feldspato. Scendendo un po’ più nello specifico, è il caolino l’elemento cardine, dal momento che aggiunge le sue proprietà tipicamente plastiche, oltre ad essere il responsabile della colorazione bianca che assume la porcellana. Il quarzo viene chiamato come l’elemento inerte, dal momento che il suo unico compito è quello di agire come sgrassante, ma ha un ruolo importante anche nel processo di vetrificazione. Il feldspato viene chiamato anche fondente, dal momento che riesce a fondere a temperature decisamente più basse in confronto al caolino e svolge la funzione di ridurre la cottura dell’impasto di ceramica.

Le porcellane prodotte in Francia che sono salite alla ribalta, oltre ovviamente a quella di Limoges, sono anche quella di Chantilly e di Sèvres. È chiaro che quella di Limoges è una delle più pregiate, dal momento che presenta un’eleganza che non ha eguali in termini di lavorazione, ma anche in riferimento ai materiali che vengono impiegati. Per chi ha la passione per i prodotti realizzati in porcellana di pregio, una visita alla Casa della Royal Limoges è una tappa obbligata, con la possibilità di scoprire tutti i segreti di una delle fabbriche più antiche dove viene lavorata la porcellana.