Tra le tante testimonianze della vita contadina in Valle Imagna, la ghiacciaia del maestro è sicuramente una delle più significative e meglio conservate.
Adiacente a Ca’ del Maestro e al museo valdimagnino, si trova a Strozza, nel borgo medioevale di Amagno.
La ghiacciaia del maestro: architettura per la conservazione del cibo
Le origini della ghiacciaia di Amagno non sono ben note. Si dice sia stata costruita insieme a Ca’ del Maestro, edificio nobiliare del tardo cinquecento, oppure aggiunta in un secondo momento e collegata all’abitazione tramite un cunicolo di accesso.
La ghiacciaia veniva utilizzata per la conservazione delle derrate: un vero e proprio “antenato” dei moderni freezer. Durante la stagione estiva frutta, latte e altri alimenti deperibili venivano riposti nella ghiacciaia e qui mantenuti a bassa temperatura.
Tutto questo avveniva grazie alla neve accumulata durante l’inverno, portata a spalle e inserita nella ghiacciaia mediante la botola in superficie ancora oggi visibile nel cortile di Ca’ del Maestro. La neve garantiva la refrigerazione per diversi mesi, spesso fino all’inverno successivo.
L’immagine spiega il funzionamento della ghiacciaia:

Museo valdimagnino: gli strumenti della tradizione
Poco distante dalla Ca’ del Maestro e dalla ghiacciaia si trova il museo valdimagnino, piccolo ma ricco spazio dedicato alla vita quotidiana dei nostri nonni.
Qui sono esposti gli strumenti utilizzati da contadini e boscaioli, filatrici e massaie.

Visitare la ghiacciaia e il museo valdimagnino
La ghiacciaia e il museo valdimagnino sono visitabili in occasione delle principali festività, durante il periodo natalizio, oppure ogni fine settimana, su prenotazione.
Per tutte le informazioni è possibile contattare il sig. Giuseppe Ghidorzi (035 863240 – 3397704559).