Se da un lato i paesi dell’alta Valle Imagna arrancano a causa dello spopolamento, lento ma progressivo delle aree montane, si registra di contro una crescita costante, per esempio, di paesi del fondovalle come Almenno San Bartolomeo e Almenno San Salvatore.
E’ Almenno San Bartolomeo infatti che mantiene il titolo di paese più popolato con un incremento di circa 2.000 residenti in soli vent’anni.
Tra i paesi più popolati dell’alta Valle Imagna invece c’è Berbenno, benché sia scomparsa la vitalità anche in chiave turistica che si riscontrava negli anni Settanta e Ottanta.
Questi fenomeni di crescita e decrescita demografica potrebbero dare un illusorio risultato a somma zero, ma entrambi si portano appresso una serie di problematiche. Per i paesi del fondo valle si deve correre ai ripari per far fronte al numero sempre maggiore di studenti e alla mancanza di spazi negli edifici scolastici per esempio, mentre per quelli dell’alta valle si assiste ad un graduale deperimento dei servizi proprio a causa della diminuzione della popolazione, e i trasporti che dovrebbero collegare queste località con i centri maggiori non sono sufficientemente adeguati. Le persone che rimangono sul territorio quindi sono quelle che sono lì da sempre, ci sono poi i turisti o coloro che si stabiliscono solo dopo aver raggiunto la pensione e questa situazione non è l’habitat migliore per far sì che si ricostituisca la necessaria economia locale atta a consentire a tutti, e ancor più alle giovani generazioni, di vivere e lavorare qui. Al momento ad aver attutito lo spopolamento di alcuni centri valdimagnini (o di frazioni di questi) è la presenza o l’arrivo negli ultimi anni di famiglie straniere, la vallata si è così trasformata da terra di emigrazione a meta di immigrazione.