Scopriamo la Forcella dei Solitari salendo da Brumano, per giungere a toccare il cielo.
Un percorso in salita verso la Forcella dei Solitari per raggiungere un luogo in cui ammirare l’orizzonte attorno a noi ed esplorare la profondità della nostra mente. Lo sguardo vaga verso le Alpi, il lago di Lecco e le creste del Resegone, regalando l’incanto di un panorama variegato e capace di riempire l’animo di pace.
Brumano (911 metri), comune più a nord della Valle Imagna, è terra di confine, invito a esplorazioni prealpine tra foreste, formazioni calcaree e una magnifica visione vasta dell’andare oltre. Tra le cime si trova la forcella dei Solitari (1667 metri).
Dal cimitero, prima con segnavia 576 e le indicazioni per il rifugio Resegone (1265 metri) si va in direzione sud verso il passo La Porta e quando da casa Emma il sentiero incrocia il bivio per il rifugio, si piega a nord.
Dopo il rifugio la salita ai Solitari (segnavia 590) ci mette su una bella traccia selvaggia tra aghifoglie e latifoglie, tra radure e balconi panoramici di grande intensità. Il paesaggio pare attendere il viandante inebriato.
Si perde il senso del tempo, qui, perciò quando si arriva alla Forcella dei Solitari, dove due grandi formazioni di calcare dolomitico si «guardano», costringendo lo sguardo a rimbalzare verso le Alpi occidentali e il Monte Rosa, poi giù su Lecco e i suoi specchi d’acqua, quindi sulle creste del Resegone e ovunque dalle Alpi svizzere alla Pianura Padana, abbiamo scoperto un piccolo tesoro.
Seguendo il segnavia 571 (direzione La Passata) per un vertiginoso quarto, troviamo il sentiero 589 in ripida discesa su Brumano, che sbuca proprio davanti a casa Emma.
Un’escursione indimenticabile, che conduce in luoghi interiori e negli spazi inesplorati della mente.
Per gentile concessione del Corriere della Sera, dorso di Bergamo, pubblicato il 09/01/2015, a cura di Davide Sapienza.